Con il termine “Kaimano”, per la sua propensione a mordere, ci si riferisce ad un coleottero scientificamente denominato “Zophobas morio” e facente parte della più grande famiglia dei tenebrionidi. A questa famiglia di coleotteri appartengono almeno quattro specie, che vegono più o meno frequentemente allevate come cibo per “animali insoliti”, tra cui il cosiddetto “Kaimano”: un coleottero di colore nero, proveniente dall’America centrale, che di solito infesta i granai; il quale ha un ciclo vitale molto lungo (circa un anno). Prima di diventare un coleottero (come quello raffigurato sopra), il caimano, è una larva che escluse le sue notevoli dimensioni, può assomigliare alla camola della farina per consistenza coriacea della sua pelle. Ha un aspetto che può incutere timore a chi per la prima volta la utilizza, vista la presenza sull’apparato boccale di due pinze che uncinano tutto ciò che si trovino dinnanzi, ma che sono comunque completamente innocue per la mano del pescatore.
Questa larva, utilizzata ovviamente per la pesca della trota in lago e torrente